CONTATTI


PRESSO:
Ragusa

Per Info o iscrizioni: compilare il modulo di contatto a fianco
infoline al numero 339 44 42 385






Acquista Online su IlGiardinodeiLibri.it

martedì 27 settembre 2011

domenica 25 settembre 2011

CORSO DI KARATE PER BAMBINI - PROGRAMMA: " BULLI ? IO MI DIFENDO...!



Il corso si propone di contribuire alla piena realizzazione della personalità di bambini ( dai 5 anni i sù) e allo sviluppo del corpo nel suo complesso, maturandone la dimensione affettiva ed emotiva attraverso la pratica del Karate, che corrisponde ad una disciplina sportiva ed un esercizio mentale. Esso infatti conduce allo sviluppo dell’equilibrio fisico, psichico ed intellettuale; è divertente e facile da eseguire, rafforza e rilassa il corpo eliminando la fatica fisica e mentale, affina la sensibilità e permette di acquistare e accrescere velocità, abilità, elasticità, concentrazione, morbidezza, eleganza, ed equilibrio. Ilcorso mira, con un intervento particolare a far sì che venga scaricata, con esercizi propedeutici del karate, tutta quella anomala tensione che i bambini assorbono dalle ineducative immagini trasmesse dai media, che ci subissano di scene di violenza e sopraffazione. Il concetto è quello di incanalare le tensioni di violenza date dai vari “Dragon ball” nell’assenata coscienza che qualsiasi movimento fisico ( anche la simulazione di un pugno) non serve a sopraffare gli altri ma a raggiungere un ’armonia con se stessi e quindi una serena e civile interazione con gli altri. Per i bambini portatori di handicap verranno utilizzate delle metodologie (gia’sperimentate con successo) atte a far si’ che il bambino riesca ad alleviare le inevitabilidifficolta’ legate all’handicap ed a conseguire un innalzamento delle capacita’psicomotorie ad iniziare da una particolare cognizione del corpo e dell’equilibrio facendo loro “sentire” ogni singolo movimento che verra’ poi istintivamente “memorizzato” con notevoli benefici, anche in termini di autostima.
Concludendo teniamo a precisare che le lezioni saranno tenute dal Maestro Giuseppe Mirabella, tecnico riconosciuto dalla FIKTA Fed. Italiana Karate Tradizionale.

Per info mirabellagiuseppe@hotmail.com
Contatto Immediato al 339.44.42.385
 — 

Il karateka; un uomo migliore

La pratica  sincera del Karatedo rende il praticante piu':  Audace, Libero, Vitale, Forte e stabile, Nobile, Bello perche' consapevole, Naturale e spontaneo, Elegante e generoso.Goshin karate do

sabato 24 settembre 2011

L'esercizio dello "Stop"

Un esercizio interessante da fare in gruppo durante l'esecuzione di un kata : A turno ogni praticante ordina uno "stop" a caso, e tutti si bloccano nell'esatta posizione in cui si trovano, e quindi prendere consapevolezza della propria postura; controllare il bilanciamento, percepire quale gamba sta sostenendo la maggior parte del peso, l'allineamento dell'anca, la respirazione, la connessione tra la parte superiore e inferiore del corpo, lo sguardo, la direzione dell'energia. Osservare se la posizione e'stabile o se si e' in disequilibrio. Questo semplice esercizio potra' rimettere in discussione la convinzione di aver padroneggiato un kata.


lunedì 19 settembre 2011

Fare per ricordare ( ovvero mai smettere di praticare)



Ricordare è un processo dinamico che consiste in una ricostruzione erielaborazione dell’evento ricordato e non in un recupero più o meno parziale del ricordo da un archivio o da un magazzino.
Secondo le più recenti teorizzazioni i ricordi sarebbero "stoccati" sotto forma di tracce mnestiche, di frammenti (odori, suoni, dettagli visivi) ampiamente distribuiti nel cervello, ma collegati fra loro; basterebbe la riattivazione di uno solo di questi frammenti per rendere nuovamente "disponibile" un ricordo, magari dimenticato da tempo.
E' quello che accade a Proust con i biscotti ne "Alla ricerca del tempo perduto"e che accade a tutti noi quando, per esempio, annusando un certo profumo ricordiamo una persona o un luogo del passato.
Un gruppo di ricercatori della Florida State University ha scoperto che ancheassumere una posizione del corpo nello spazio che "riproduce" quella che avevamo durante l'evento può aiutarci a ricordarlo in maniera più rapida e più accurata.
In altre parole, coerentemente con la nozione di embodied cognition(cognizione "incarnata"), poichè un evento cognitivo viene processato dal cervello anche nelle sue componenti propriocettive e motorie, è ragionevole attendersi che il suo ricordo diventi più semplice se riattiviamo queste componenti assumendo una posizione del corpo simile a quella che avevamo al tempo dell'esperienza originaria.

mercoledì 14 settembre 2011

Fudoshin- spirito immobile



E’ anche la determinazione a perseguire il contatto con la propria essenza, a realizzare la verità di ciò che noi esseri umani siamo, a risvegliare la nostra nobiltà, il valore ed il coraggio, la compassione e l’umiltà.